Sine Nomine
Daniele di Bonaventura, bandoneon
Vertere String Quartet:
Giuseppe Amatulli, violino
Rita Paglionico, violino
Domenico Mastro, viola
Giovanna Buccarella, violoncello
Questo progetto che ha visto la pubblicazione nel 2010 del cd intitolato “Sine Nomine” (distr. Harmonia Mundi), (una sorta di opera unica, scritta dallo stesso di Bonaventura, che attraversa il mondo sacro e quello profano in una sorta di temi e contrappunti a cinque voci senza mai tradire l’approccio spirituale dell’opera scritta in maniera molto rigorosa ma lasciando ampi spazi al respiro e all’improvvisazione) è nato attorno alla necessità di proporre e di rileggere una letteratura musicale più legata alle proprie origini.
Il quintetto, originale per l’accostamento degli strumenti, è intenso e rigoroso, cattura fin dal primo ascolto, dal lirismo limpido ed essenziale alle aggressive sonorità, dalle soffuse e struggenti melodie latine ai tappeti sonori di semplice purezza.
Un quintetto, che, pur nel suo essere una proposta di confine, all’incrocio tra etno e jazz, tra composizione e improvvisazione, “arriva” e comunica emozione, lontano da ogni arido manierismo e intellettualistico sperimentalismo.
Nei concerti, il quintetto, oltre a proporre soprattutto composizioni di Daniele di Bonaventura, non si limita a proporre anche composizioni di autori di diversa natura ed estrazione.
Daniele di Bonaventura, bandoneon
Vertere String Quartet:
Giuseppe Amatulli, violino
Rita Paglionico, violino
Domenico Mastro, viola
Giovanna Buccarella, violoncello
A unique work that spans across sacred and profane atmospheres in a mixture of themes and five-voiced counterpoints, faithful to its spiritual approach and played rigorously but with plenty of space left to improvisation. The project can also perform in sacred places without an amplification system.
Sine nomine